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Immagine del redattoreMarco Wong

Le sino americane aviatrici

Negli anni di difficoltà emergono storie di incredibile tenacia che ci raccontano quello che può fare l’uomo quando le circostanze lo obbligano a dare il meglio di sé.

Anzi, in questo caso, si parla di donne che dovettero combattere un ambiente a loro ostile in tanti modi.

Mi riferisco a quelle donne di origine cinese che, negli anni ‘30 negli USA, divennero delle aviatrici proprio nel momento critico dell’invasione giapponese della Cina.


Hazel Ying Lee


La storia di Hazel Ying Lee è un riassunto delle difficoltà incontrate da queste donne per il solo fatto di essere donne, o essere cinesi in una America che aveva ancora in vigore il Chinese Exclusion Act, legge razzista che mirava i cittadini di origine cinese negando loro tutta una serie di diritti.

Nata nel 1912 a Portland, nell’Oregon da genitori immigrati dalla Cina, Hazel (李月英) dopo il diploma trovò lavoro come ascensorista, uno dei pochi lavori che una donna sino americana potesse fare legalmente.

Nel 1932, dopo essere rimasta affascinata da un volo di prova, prese il brevetto, tra le prime donne cinesi a raggiungere questo obiettivo.

Con l’invasione giapponese della Manciuria, Hazel decise di andare in Cina per aiutare la resistenza cinese, cercando di farlo con la sua abilità più specializzata, quella di pilota.

Purtroppo la l’aviazione della Repubblica di Cina non ammetteva donne tra i propri piloti e Hazel fu quindi costretta a un lavoro impiegatizio, volando solo occasionalmente per una linea aerea privata.

Hazel rimase in Cina fino alla estensione dell’invasione giapponese nel resto della Cina e, dopo avere tentato senza successo di combattere la guerra come pilota, decise di rientrare negli USA, lavorando comunque nell’ufficio acquisti per materiale per sostenere lo sforzo bellico cinese.

Dopo l’attacco di Pearl Harbor, gli USA si ritrovarono nella condizione di estrema necessità di piloti di aerei e questo condusse alla fondazione della WASP, acronimo per Women Airforce Service Pilot, un gruppo di donne che rispondevano alle forze aeree americane, mantenendo però lo status di civili.

Questo gruppo di donne si occupò quindi di una importante parte della logistica.

Gli aerei venivano spesso prodotti in fabbriche di automobili riconvertite e quindi venivano pilotate ai punti in cui avrebbero poi dovuto essere inviati al fronte di guerra.

In un caso, Hazel dovette fare un atterraggio di emergenza nella campagna del Kansas.

Un contadino, avvistandola all’atterraggio, la inseguì con un forcone, credendo che i giapponesi avessero invaso il Kansas!

Dopo qualche tempo Hazel partecipò a un altro programma interno che l’avrebbe portata a guidare i più moderni caccia da guerra.

E proprio su uno di questi finì i suoi giorni, schiantandosi contro un altro aereo a causa di un problema alle comunicazioni radio e morendo per le ustioni riportate.

Tre giorni dopo la sua morte, la sua famiglia ricevette un ulteriore colpo quando venne informata che anche il fratello, impegnato sul fronte come carrista, era morto in combattimento in Francia.

Il servizio che i due fratelli resero alla nazione non fu sufficiente per evitare un ulteriore dispiacere alla famiglia, quando venne loro negato il permesso di sepoltura nel luogo da loro scelto, perché riservato ai bianchi e quindi escluso alla loro famiglia.

Solo dopo una battaglia legale venne concessa loro la sepoltura.

Decenni dopo, grazie alla azione di lobbying dei membri del Women Airforce Service Pilot, venne riconosciuto il loro status di corpo militare e quindi ad Hazel venne conferita postuma la medaglia d’oro del Congresso.


Katherine Sui Fun Cheung


Nata nel 1904 in Cina e emigrata negli USA nel 1921 per studiare musica, Katherine (张瑞芬) iniziò a interessarsi agli aerei durante le lezioni di guida che prendeva dal padre, vicino alle piste aeree.

Dopo il matrimonio la passione per il volo la spinse a prendere il brevetto nel 1932, prima donna di origini cinesi a ottenere tale documento.

Come aviatrice si impegnò nel volo acrobatico e nelle competizioni, diventando una fonte di ispirazione per molte donne cinesi alle quali presentava il volo come un'attività che poteva rientrare nelle loro possibilità.

In questo ruolo ebbe il supporto della comunità cinese, che l’aiutò nella raccolta fondi per l’acquisto di un aereo.

Una delle sue maggiori donatrici fu l’attrice May Wong

Allo scoppio del conflitto Katherine si impegnò, con la visibilità raggiunta come pilota, per la raccolta di fondi, nelle varie comunità cinesi sparse in varie città americane, per l’acquisto di un aereo da addestramento da consegnare in Cina.

L’aereo venne finalmente acquistato, ma la sua presentazione si concluse in tragedia quando il cugino di Katherine, il pilota che l’aveva introdotta al volo, si sostituì a lei ai comandi per poi schiantarsi poco dopo il decollo.

La tragedia colpì in modo particolare il padre di Katherine, che le fece promettere che non avrebbe mai più volato.

Lei acconsentì alla richiesta paterna, salvo poi tornare a volare dopo la sua morte.

Questo fatto ebbe comunque un peso, considerata anche la recente scomparsa dell’amica Amelia Earhart, portandola a smettere definitivamente di volare nel 1942, all’età di 38 anni.

Per i suoi risultati è menzionata nel Smithsonian’s National Air & Space Museum come la prima aviatrice di origine cinese ed è menzionata pure nel The Beijing Air Force Aviation Museum che ha in mostra degli oggetti che ricorda la sua eccezionale carriera.


Maggie Gee


Margaret Gee, nata a Berkeley, California, nel 1923 da genitori che erano delle seconde generazioni cinesi.

La passione per il volo di Maggie nacque dai week end della famiglia all’aeroporto di Oakland, dove la giovane Maggie avrebbe trovato in Amelia Earhart una grande ispirazione.

Nel 1929, forse anche causato dal crollo delle borse, il padre di Maggie ebbe un infarto. La madre, rimasta sola, dovette prendersi cura dei sei figli.

Diplomata nel 1941 si sarebbe poi iscritta all'università di Berkeley per studiare fisica, ma l’ingresso degli USA nel conflitto mondiale cambiò drasticamente i suoi piani.

Cominciò quidni a lavorare nella produzione navale, insieme alla madre, ma la sua reale ambizione era il volo.

Con i soldi risparmiati si spostò nel Nevada, per prendere lezioni di volo, giungendo a prendere il brevetto sei mesi dopo, per poi iscriversi al programma Women Airforce Service Pilot, dove lavorò al trasporto di aerei e prese parte all’addestramento di nuovi piloti prendendo parte a combattimenti simulati.

Il programma Women Airforce Service Pilot finì poco dopo, nel 1944 e Maggie ritornò a quello che aveva interrotto per la guerra, iscrivendosi di nuovo all’università e conseguendo il Master in Fisica, che poi l’avrebbe portata a lavorare al laboratorio nazionale Lawrence Livermore, lavorando ai programmi di fusione nucleare.

Impegnata in politica per il partito democratico fu eletta nella contea di Alameda nel Democratic Central Committee


Leah Hing, Rose Lok, Hilda Yank Sing Yen


Per motivi di spazio non è possibile illustrare in dettaglio le vicende di altre aviatrici che si distinsero nello stesso periodo di tempo, ma possiamo comunque citare, tra di loro Leah Hing che fu tra le prime a conseguire il brevetto di volo e si distinse per varie attività di diffusione del volo e, nel periodo di guerra come tecnico riparatore di strumenti.

Rose Lok, la prima cinese ad avere il brevetto nel New England, o anche Hilda Yank Sing Yen (顏雅清) che, volando di città in città, propagandava la causa della resistenza anti-giapponese nelle varie città da lei visitate.



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